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Quaderni L Idea il Giornale di Pensiero - Il Nostro Giacomo e la sua multimedialità

Codice: 1998_q01
Opera:
Quaderno
Autore: Federico Prete Capasso Torre di Caprara Gabriel M. Dionisi
Titolo: Il Nostro Giacomo e la sua multimedialità
Pagine: 72
Stampa: Nero
Confezione: 1
Anno pubblicazione: 1998
Prezzo € 8,00

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Aggiungi al carrello Quaderni L Idea il Giornale di Pensiero - Il Nostro Giacomo e la sua multimedialità
Inciso:
AUTORI: Federico Prete Capasso Torre di Caprara Dottore in Scienze Politiche, giornalista e scrittore, Direttore
Responsabile ed Editoriale del Gruppo Editoriale “L’idea Il Giornale di Pensiero”.
Assistente universitario alla Cattedra di Filosofia Teoretica del Prof. Antonio Capizzi dell’Università La Sapienza Roma.
Autore di altri tre saggi: “Gli Etruschi in Etruria” (1995 – Edito Quaderni “L’idea Il Giornale di Pensiero”), “Considerazioni storico-letterarie su Giovanni Verga” (1996 – Edito Quaderni “L’idea Il Giornale di Pensiero”), “Sigmund Freud” (1997 –
Edito Quaderni “L’idea Il Giornale di Pensiero”).

Gabriel M. Dionisi Dottore in Lettere e Filosofia e scrittore. Assistente universitario alla Cattedra di Filosofia Teoretica del Prof. Antonio Capizzi dell’Università La Sapienza Roma. Autore di altri tre saggi: “Gli Etruschi in Etruria” (1995 – Edito Quaderni “L’idea Il Giornale di Pensiero”), “Considerazioni storico-letterarie su Giovanni Verga” (1996 – Edito Quaderni “L’idea Il Giornale di Pensiero”), “Sigmund Freud” (1997 – Edito Quaderni “L’idea Il Giornale di Pensiero”).

Comitato:
Il nostro piccolo e modesto, contributo in occasione del bicentenario del poeta Giacomo Leopardi, vuole essere soltanto una riflessione non accademica, bensì una proposta di approfondimento storico-letterario.
Come potremmo, giudicare noi l’opera del Nostro, oggi?
Chi siamo noi per poter solcare la via, di leopardisti o leopardiani, o docenti in materia riuniti nell’assise in Recanati, in grado di suggerire il pensiero del Leopardi, sia di ieri che di oggi?
Non possiamo, perché sarebbe come interpretare un pensiero millenario, quindi il nostro è solo un appunto, o due righe sul Giacomo, che si volge verso il terzo millennio.
Ci auguriamo, che tale relazione, possa essere spunto di discussione e oggetto di riflessioni.
Distribuito nelle librerie, presentato ufficialmente, con Ufficio Stampa, su tutte le principali testate giornalistiche e su vari mensili.

Sommario:
Argomento Unico
 
Recensione:
Giacomo Leopardi probabilmente l’autore più studiato ed amato da milioni di studenti. La differenza con altri suoi illustri colleghi come Manzoni, Dante o Foscolo è quello di non risultare mai pesante ed ostico per il suo stile e per le sue tematiche e quindi di essere perennemente attuale.
Potremmo dire che ha descritto e cantato il cosiddetto “disagio/solitudine giovanile” anzitempo.
Con il suo stile e il suo pessimismo, ora storico ora cosmico, era saputo entrare nella psiche umana nel suo cosiddetto lato oscuro ancora prima di Freud e forse anche meglio.
La vita di Giacomo Leopardi in sè è povera di vicende esteriori: è la “storia di un anima”. (Con questo titolo il Leopardi aveva immaginato di scrivere un romanzo autobiografico). E’ un dramma vissuto e sofferto nell’intimità dello spirito. Il poeta, e così nella sua trasfigurazione l’essere umano “tout-court” aspira ad un’infinita felicità che è totalmente impossibile; la vita è inutile dolore; l’intelligenza non apre la via ad alcun mondo superiore poiché questo non esiste se non nell’illusione umana; l’intelligenza serve soltanto a farci capire che dal nulla siamo venuti e al nulla torneremo, mentre la fatica e il dolore di vivere nulla costruiscono.
Ma nonostante questa impalcatura negativista tutta la sua poetica tutto il suo lavoro sono votati al riscatto dell’umanità.
La nostra Rivista per i duecento anni del poeta ha voluto dedicargli un Quaderno per illustrarci meglio tutte le sue sfaccettature.
Come cita la dedica dei due autori, Federico Prete Capasso Torre di Caprara e Gabriel M. Dionisi questo lavoro è
Al nostro caro Giacomo per i Suoi duecento anni di cultura, un grazie sincero ed anche per averci proiettati nel terzo millennio
Essi stessi aggiungono nell’introduzione che la loro “vuole essere soltanto una riflessione non accademica, bensì una proposta di approfondimento storico-letterario”.
Questo lavoro analizza anche le caratteristiche specifiche delle posizioni leopardiane sia per quanto riguarda la fede che l’ideologia. Esse appaiono più chiare se ripercorriamo, sia pure in modo necessariamente sommario, l’evoluzione che il rapporto pessimismo-progressismo subisce nel suo pensiero. Nel periodo che va dall’inizio della “conversione letteraria” fino alla grande crisi pessimistica della primavera del ‘19 il Leopardi sembra orientarsi verso una missione di poeta civile quale lo auspicava il Giordani: poeta patriottico, classicista, tendenzialmente repubblicano- russoniano: di un patriottismo, quindi, per un verso più libresco, più legato al passato, più provinciale, per un altro più avanzato e democratico del patriottismo riformatore-cristiano dei romantici lombardi.
L’etica della solidarietà, invece, è il tema centrale della “Ginestra”, concepito come un messaggio indirizzato sia ai contemporanei sia ai posteri: si impone una grande alleanza fra tutti gli uomini, una social catena che coalizzi i mortali contro l’empia Natura e abbia il coraggio della verità, rifiutando l’idea di una Provvidenza e le superbe fole del secol superbo e sciocco. Il messaggio finale di Leopardi è frutto di un razionalismo irriducibile. Progressismo e pessimismo convivono in quest’ultima fase del suo pensiero, caratterizzata dalla speranza che la riconquista del giusto sapere sia il fondamento di una società nuova, costruita con le sole forze umane.
La sua filosofia non fu mai vero e proprio “sistema”, ma un corpo di riflessioni sulla condizione dell’uomo: perciò piuttosto che filosofo Leopardi è stato in passato definito “moralista”.
L’infinito che l’uomo cerca, per soddisfare pienamente la sua sete di piacere, è dunque una dimensione che non c’è, è il Nulla: non è lo Spirito hegeliano, il Dio dei credenti, l’Assoluto degli spiritualisti. E’, semplicemente, il Vuoto, il Niente: è a questo Nulla che si arriva quando si va oltre i limiti dell’esistenza.
Si potrebbe parlare ancora ed ancora ma toglieremmo il gusto ai lettori di approfondire questo scritto che è quasi elegiaco e che è un elogio o meglio un ricordo-meditazione di un grande letterato.
 
Parole Chiave presenti nell' Opera:
E. Ghidetti, in Tutte le opere, Zibaldone di pensieri, A. M. Moroni, S. Solmi, G. De Robertis, G. Pacella, M. A. Rigoni, E. Peruzzi, Pisa, R. Damiani, F. Cacciapuoti, Trattato delle passioni, Tutto è nulla, M. A. Rigoni, Trimphi, Castità con amore e catene, Walter Binni, Natalino Sapegno, Cesare Leporini, leit-motiv, J. Lacan, Gallimard, Pasquale Capo, Giuseppe Palma, Ethica more geometrico demonstrata, Aia, Tractatus brevis, Newetonii, Philosophia Naturalis Principia Matematica, E. Madoni, Donis De Sinner, Fanny Targioni Tozzetti, Monaldo, Sein und Zeit, Diogene Laerzio, Filippo Ottonieri, Spasia, Gertrude Cassi, Walter Scott, Ivanoe, Nerina, Malevezzi, Ghan Shyam, G. Singh, Mario Petrucciani, lega de’ birbanti.


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